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Rientro definitivo in Italia

I cittadini italiani residenti in Australia Occidentale e iscritti all’AIRE da almeno 12 mesi che intendano rientrare o trasferirsi definitivamente in Italia (o altro Paese dell’Unione Europea) possono richiedere un documento chiamato “dichiarazione di rimpatrio effetti personali in esenzione doganale“, che consente di (re)introdurre in Italia (o altro Paese UE) le proprie masserizie possedute e usate all’estero e/o un’auto o motoveicolo, posseduto per almeno 6 mesi. Per ottenere detto documento occorre compilare e inviare il nostro MODULO ONLINE, allegando copia del proprio passaporto italiano, elenco dettagliato delle masserizie e/o dell’auto o motoveicolo, data di partenza dall’Australia, indirizzo presso il quale si intende assumere residenza stabile, in Italia o in altro Paese dell’Unione Europea.
La pratica è gratuita. Il documento viene rilasciato in 2 esemplari: uno per la ditta di spedizioni e uno per il connazionale, da esibire in originale alla dogana di destinazione.

 

I cittadini che rientrano in Italia a seguito di licenziamento o mancato rinnovo del contratto di lavoro possono usufruire di un sussidio di disoccupazione per i lavoratori rimpatriati, previsto dalla legge n. 402 del 1975.
È necessario collegarsi al sito dell’INPS e presentare la richiesta online, allegando documentazione comprovante la cessazione del rapporto lavorativo all’estero (in alternativa è possibile rivolgersi ad un patronato). Per ottenere il visto del Consolato sulla documentazione, si prega di inviare il nostro MODULO DI CONTATTO.
È, inoltre, necessario iscriversi ad un centro per l’impiego in Italia entro 30 giorni dal rientro in patria e quest’ultimo deve avvenire entro 180 giorni dal licenziamento all’estero.

 

I docenti e i ricercatori che rientrano in Italia possono usufruire di agevolazioni fiscali previste dall’Agenzia delle Entrate in base all’allegata Circolare.
Si informa, inoltre, che esiste la possibilità per le Università italiane di procedere alla chiamata diretta di docenti o ricercatori italiani impiegati da almeno 5 anni presso università straniere sulla base dell’allegato Decreto Ministeriale.
Infine, il Ministro dell’Università e della Ricerca ha adottato un Piano straordinario di reclutamento del personale docente per il periodo 2022-2026.