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L’Italia nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite

Dal 1 gennaio 2017 l’Italia è membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

L’Italia resterà membro non permanente per tutto il 2017, mentre nel 2018 lo diventeranno i Paesi Bassi. I due Paesi, infatti, dividono in questo modo il mandato per il biennio 2017 – 2018, avendo raggiunto una posizione di parità nell’elezione del giugno 2016, ed in seguito ad una proposta in tal senso formulata dal nostro Paese: “Con questa proposta vogliamo passare un messaggio di unità di due Paesi Europei e abbiamo preso spunto da una parità perfetta, 95 a 95 nell’ultimo voto” aveva commentato l’allora ministro degli Esteri, On. Paolo Gentiloni.

Gli altri membri non permanenti attualmente in carica per il biennio 2017 – 2018 sono Svezia, Bolivia, Etiopia, Kazakistan, che si aggiungono a Egitto, Giappone, Senegal, Ucraina e Uruguay, in carica per il biennio 2016 – 2017.

L’Italia ha fondato la propria candidatura sul contributo che ha dato ed è in grado di continuare ad offrire alla comunità internazionale: riconosciuta capacità di mediazione; attività di prevenzione dei conflitti e promozione del dialogo come strumento principale per la loro risoluzione; impegno nelle operazioni di pace ONU; conoscenza del Mediterraneo e delle sue dinamiche, un’area destinata a restare anche nei prossimi decenni al centro della politica internazionale; promozione dei diritti umani, delle libertà fondamentali e dello Stato di diritto.

Per maggiori informazioni è possibile prendere visione del documento allegato, che individua le priorità dell’Italia rispetto ai principali dossier all’attenzione del Consiglio di Sicurezza.